Tra nostalgia e passione, il soprannome di Balotelli vive in Brasile: dodici giocatori portano il suo nome, simbolo di fascino e unicità del calcio italiano.
Nel mondo del calcio brasiliano, dove il soprannome è un’identità quasi sacra, un nome risuona oggi con un fascino particolare: Balotelli. Non solo un semplice soprannome, ma un tributo a Mario Balotelli, il talentuoso attaccante italiano che, nel corso della sua carriera, ha saputo costruire un’immagine unica e indimenticabile. Proprio in Brasile, e più in generale nel mondo del calcio sudamericano, è ormai una dozzina il numero di giocatori che portano il nome Balotelli come simbolo di fascino, forza e spirito combattivo.
In Brasile, così come in Portogallo e in altre zone del Sud America, il soprannome rappresenta molto più di un nome affibbiato per caso: è un marchio che nasce spesso tra le strade e nei campetti di periferia, dove i bambini trovano ispirazione nei grandi campioni. Alcuni di loro diventano noti con nomi come Kakà o Pelé, altri usano il solo nome per segnare il proprio destino, come Ronaldo, ma pochi possono vantare un titolo che richiama una personalità così forte e fuori dagli schemi. In Brasile, Balotelli rappresenta il calciatore che ha fatto breccia nel cuore dei tifosi, un’icona il cui carisma va oltre i numeri e le statistiche.
Super Mario e l’effetto nostalgia che contagia il Brasile
L’effetto Balotelli ha qualcosa di nostalgico, un po’ come il recente ritorno alle icone anni ’90. L’esordio di Mario Balotelli con il Genoa ha ricordato a molti fan la sua straordinaria influenza sul calcio italiano e internazionale. Nonostante una carriera segnata da alti e bassi, Balotelli resta una figura indimenticabile per il pubblico di tutto il mondo, e il Brasile lo ha elevato a simbolo di ribellione, unicità e genio.
A dimostrazione della sua popolarità c’è il fatto che dodici calciatori portano il suo nome come pseudonimo, un fenomeno raro che rivela quanto abbia lasciato il segno. Tra questi troviamo Jonathan Balotelli (vero nome Jonathan Boareto Dos Reis), il più noto tra i suoi omonimi. Jonathan ha calcato i campi in Macedonia, Qatar, Corea del Sud, Iran e persino in Cina, portando il nome di Balotelli in ogni angolo del mondo. La sua carriera è stata quella di un giramondo, un percorso segnato dal gol contro il Copenaghen nei preliminari di Champions League, quando indossava la maglia dello Skopje.
Lo stesso Jonathan ha spiegato nel 2013 come è nato il suo soprannome: “Mi feci la cresta bionda come Neymar, ma in quel periodo l’immagine di Mario Balotelli che esultava contro la Germania agli Europei con la cresta bionda era ancora fresca nella mente di tutti. Da quel momento, sono diventato Balotelli, anche quando ho cambiato look.”
Un nome, una leggenda: il fenomeno Balotelli continua tra i giovani brasiliani
In Brasile, il nome Balotelli non si limita solo a Jonathan. Nella Serie C brasiliana, troviamo Wagner Balotelli che gioca nella Tombense. C’è anche Pedro Balotelli nell’Under 20 del Novorizontinho, e una serie di altri calciatori con lo stesso soprannome che giocano in categorie minori: da Vinicius a Kennedy, Igor, Rogelio, Leandro, Lucas Santos, fino a Wagnao. Una lista impressionante di nomi che sottolinea quanto sia forte l’influenza di Super Mario nel calcio brasiliano, al punto che dodici giovani promesse si identificano con il suo stile e il suo carisma.
Nel 2019, addirittura il Flamengo tentò di portarlo in Brasile, sfiorando un accordo che alla fine non si concretizzò, poiché Balotelli scelse di tornare a Brescia per una decisione di cuore, una scelta che tuttavia non portò i risultati sperati e sembrò metterlo in ombra. Oggi, però, Balotelli è tornato sotto i riflettori e, nonostante il tempo passato, è ancora un punto di riferimento per molti giovani calciatori.
La presenza di così tanti “Balotelli” in Brasile è la prova che l’eredità di Super Mario va oltre i confini italiani. Ora sta a lui dimostrare di essere più di una semplice leggenda per il pubblico, di saper ritrovare quella scintilla che ha ispirato così tanti.