Nonostante una stagione straordinaria, Lautaro si è fermato al settimo posto, suscitando così una discussione sulla valutazione dei talenti sudamericani e sulle scelte della giuria del Pallone d’Oro. Secondo Paolillo, l’attaccante argentino avrebbe meritato una posizione ben più alta, arrivando tra i primi quattro, una convinzione che esprime con forza e che porta inevitabilmente a interrogarsi sui criteri con cui i giurati valutano i candidati.
Il valore delle competizioni sudamericane
Nel suo commento, Paolillo sottolinea come Lautaro Martinez abbia dimostrato grande determinazione e qualità durante tutta la stagione, sia con l’Inter sia nelle competizioni internazionali, inclusa la Copa América. Tuttavia, secondo Paolillo, le competizioni sudamericane spesso non ricevono la stessa attenzione delle competizioni europee, e questo potrebbe aver penalizzato l’attaccante argentino nella corsa al Pallone d’Oro. “Lautaro ha dato un contributo fondamentale, ma probabilmente ciò che viene fatto nella Copa América non è seguito allo stesso modo da chi fa le classifiche del Pallone d’Oro,” ha affermato Paolillo, evidenziando la disparità di attenzione tra competizioni.
Chi meritava il Pallone d’Oro secondo Paolillo
Nonostante il riconoscimento di Rodri, che si è aggiudicato il prestigioso trofeo, Paolillo non nasconde le sue perplessità riguardo al vincitore scelto. Secondo l’ex dirigente nerazzurro, il Pallone d’Oro sarebbe dovuto andare a Vinicius Junior, in linea con la posizione espressa dal Real Madrid che, in segno di protesta, ha scelto di disertare la cerimonia di premiazione. Paolillo, pur riconoscendo il valore del gesto, si schiera su una posizione di sportività: “Credo che il Real Madrid abbia ragione nel sostenere che il premio spettasse a Vinicius, ma non condivido la scelta di disertare la premiazione.”
Paolillo sul gesto del Real Madrid
L’assenza della delegazione del Real Madrid ha fatto scalpore, ma Paolillo ritiene che la sportività debba prevalere in queste occasioni. Secondo l’ex amministratore delegato, la decisione del Real Madrid di non partecipare alla premiazione rappresenta un’esagerazione, e suggerisce che anche nelle situazioni controverse sia fondamentale riconoscere il valore dell’avversario e applaudire il vincitore: “I gesti eclatanti spesso non servono. Bisogna sempre rispettare il risultato, partecipare e applaudire chi ha ricevuto il premio.” Una lezione di rispetto che, secondo Paolillo, non dovrebbe mai mancare nel mondo del calcio.
Le riflessioni di Paolillo e il futuro di Lautaro
I commenti di Paolillo, espressi in un’intervista, risuonano come una riflessione sulla complessità della valutazione nel calcio moderno e su come le competizioni internazionali debbano essere riconosciute in modo equo per valorizzare i talenti che si distinguono in ogni angolo del mondo. Lautaro Martinez, nonostante la delusione per la settima posizione, resta uno degli attaccanti più forti e ammirati a livello internazionale e continua a essere un punto di riferimento per l’Inter e per la nazionale argentina.