Maldini sembra pronto per il grande salto, e il suo destino è oggetto di trattative importanti che non si fermano.
Daniel Maldini ha dimostrato di saper affrontare le emozioni con maturità, specialmente contro il Milan, la squadra legata alla sua storia famigliare e calcistica. Durante l’incontro, ha sfiorato il gol e messo in campo giocate di qualità che hanno evidenziato la sua crescita come attaccante e confermato la fiducia della Nazionale italiana. Anche se il Monza non ha ottenuto punti, la squadra è consapevole di avere le risorse per garantirsi la permanenza in Serie A.
Due clausole per il futuro di Maldini
Nel contratto che lega Maldini al Monza e al Milan, emergono due clausole rescissorie mirate a gestire il suo potenziale trasferimento. La prima, riservata ai club esteri, è fissata a 15 milioni di euro, mentre per i club italiani il prezzo è ridotto a 12 milioni di euro. Il Milan, tuttavia, ha mantenuto una percentuale del 50% sulla futura rivendita, un dettaglio strategico per il club rossonero, che ha ceduto Daniel al Monza senza un compenso immediato. Fonti vicine all’ambiente confermano che il giovane talento preferisce restare in Serie A, una volontà espressa chiaramente già nella scorsa estate.
L’Atalanta, tra le favorite per Maldini
La crescita di Maldini non è passata inosservata, e diversi club italiani iniziano a mostrare interesse per il giovane attaccante. Tra questi, la Juventus ha già avviato i primi contatti con il suo agente, Giuseppe Riso. Tuttavia, è l’Atalanta a essere in pole position, pronta a sfruttare le clausole previste dal contratto per assicurarsi le prestazioni del talento azzurro. Al momento, i contatti con il Monza sembrano avanzati, con la possibilità di portare Maldini a Bergamo già a gennaio o nella prossima estate, a seconda delle necessità del Monza per completare la stagione.
Un’altra operazione strategica per il Milan
Il Milan, intanto, segue con attenzione gli sviluppi di un possibile trasferimento. Una cessione dell’attaccante potrebbe fruttare circa 6 milioni di euro, replicando una strategia simile a quella utilizzata per Brescianini. In questo modo, il club rossonero beneficerebbe della vendita e continuerebbe a osservare da vicino l’evoluzione di un talento cresciuto nel proprio vivaio.